mercoledì 10 settembre 2008

articolo di Pedro Silva Daltro Moura

Sessant’anni fa, il 1° gennaio 1949, nasceva il documento più importante della Repubblica Italiana: la costituzione. Per commemorare questa data fondamentale, l’organizzazione di Pax Christi (Organizzazione cattolica internazionale per la pace nata in Francia dopo la seconda guerra mondiale e giunta in Italia nel 1954) ha proposto una route che da Monte Sole arrivava a Barbiana, passando attraverso l’Appennino bolognese, palcoscenico di molte battaglie. Quando abbiamo saputo di questa idea, noi, quattro ragazzi della montagna reggiana (Stefano Baroni, Giovanni Leuratti, Andrea Magnavacchi e Pedro Moura), abbiamo voluto partecipare seguendo l’invito della mamma di Giovanni. All’inizio ci aspettavamo una cosa diversa, infatti le prime ore sono state un po’ “noiose”. Ci aspettavamo anche di trovare più ragazzi, invece c’eravamo soltanto noi e un altro. La route è stata organizzata dalle sedi di Pax Christi di Bologna e di Reggio Emilia e poi aperta a tutt’Italia, con l’obiettivo di costruire il primo sentiero civico della costituzione italiana. È per questo motivo che prima del via alcuni ragazzi hanno piantato un paletto con il primo articolo della costituzione ad indicare l’inizio dell’itinerario che si svolgerà ogni anno e che vedrà via via il suo completamento con tutti i 139 paletti. Le camminate, nell’ordine dei 15/20km al giorno, erano interrotte da interessanti conferenze su ciò che è stata la lotta partigiana e su ciò che è la nostra costituzione. Il primo giorno, dopo aver piantato il primo articolo, ci siamo recati prima a Cerpiano e poi a Casaglia, dov’è tutt’ora sepolto don Dossetti, figura che avremmo approfondito in serata. Sempre qui, a Casaglia, Francesco Pirini, sopravissuto alla famosa strage di Marzabotto (una strage che nessun'altra superò per dimensioni e per ferocia e che assunse simbolicamente il nome di Marzabotto anche se i paesi colpiti furono molti di più), ci ha raccontato più dettagliatamente cosa avvenne in quell’autuno del 1944. Pirini ci ha fatto capire l’importanza di quella zona, posta lunga la “linea gotica” dove tutta la sua famiglia e tanti innocenti persero la vita. Francesco ha ammesso che per il fatto d’essere cristiano ha perdonato, dopo molti anni di sofferenza, i soldati tedeschi che hanno ucciso i suoi famigliari. Cinquant’anni dopo, il 17 aprile 2002, il presidente tedesco Johannes Rau ha chiesto perdono allo Stato italiano per l'orrore nazista. La nostra cena è stata preceduta da un incontro con alcuni docenti che ci hanno spiegato i diritti fondamentale della nostra costituzione fin nei particolari. Nel dopo cena, invece, un altro partigiano della “stella rossa” è venuto a parlarci della guerra e non è riuscito a nascondere la rabbia non ancora sepolta nei confronti dei soldati tedeschi. Il giorno seguente la sveglia ha suonato presto quando anche il sole era a dormire. Dopo la colazione abbiamo ammirato l’alba e siamo partiti alla volta di Castel dell’Alpi. Quando il sole era alto e caldo abbiamo avuto l’incontro con il missionario comboniano Padre Giovanni Munari che ci ha parlato del cammino di liberazione in Brasile. In serata Vincenzo Linarello ha tenuto una conferenza nella quale ci ha resi partecipi dei problemi che affliggano il mezzogiorno e dell’efficace seppur lento cammino di liberazione della Locride verso la liberazione dai poteri occulti che la stanno governando. Il terzo giorno abbiamo lasciato Castel dell’Alpi e siamo arrivati a Firenzuola dove ci hanno accolto alcuni esponenti del Comune e dove abbiamo fatto un’attività con Corinto Corsi sul libro dell’esodo. Gli ultimi due giorni (sabato e domenica) li abbiamo passati all’insegna della scuola di Barbiana e sulla figura di don Milani, uomo rivoluzionario ancora oggi che perseguiva la libertà a modo suo attraverso l’insegnamento. Il sabato è stato il giorno più faticoso: esisteva un gran dislivello, ci siamo persi, abbiamo fatto ¾ di un anello anzi ¼ ed altri… Alla fine della giornata siamo arrivati a Caselle di Vicchio dove abbiamo avuto un incontro con un ex allievo di don Milani. Infine è arrivato l’ultimo giorno: la domenica. Ci siamo alzati più tardi del normale, eravamo vicini alla nostra meta. Purtroppo non abbiamo potuto fare il sentiero usato una volta dagli studenti poiché la zona oggi è usata come pascolo. Siamo arrivati alle 10:30 e alle 11:30 abbiamo celebrato la messa con Mons. Luigi Bettazzi che partecipò al Consiglio Vaticano II e poi abbiamo piantato l’ultimo articolo della Costituzione davanti al cimitero dov’è tutt’ora sepolto don Milani. Dopo il pranzo abbiamo assistito l’ultima conferenza con Michele Gesualdi, uno dei sei primi studenti di Barbiana. Abbiamo potuto assistere la sua testimonianza dentro l’aula della scuola. È stata un’emozione molto grande poter vedere tutto com’era. Abbiamo saputo che la scuola è stata chiusa due anni dopo la morte di don Milani e oggi la struttura appartiene alla Fondazione don Lorenzo Milani, la quale a conservato tutto com’era prima: è possibile anche vedere la vecchia piscina. Gesualdi ci ha parlato della figura di don Milani che era un maestro-papà. Trattava tutti i suoi allievi come se fossero figli suoi. Don Milani ha creato una scuola dove si studiava tanto le lingue. Tutte, ma soprattutto l’italiano. Perché per lui la chiave è sapersi esprimere. Solo la parola è liberante. Solo l’istruzione educa al senso critico, ad una testa propria, che fa a meno delle mode, delle schiavitù intellettuali, dalle idee che non sono proprie fatte. Michele ci ha detto che a Barbiana si leggeva il giornale tutti i giorni e che le lezioni di lingue (Italiano, Francese, Tedesco e Inglese) erano tenute da don Milani stesso. Quando lui arrivò a Barbiana nel 1954, non c'erano strade, acqua, luce e scuola. All'epoca la popolazione di Barbiana totalizzava 40 persone. Per don Milani il periodo di Barbiana fu un vero e proprio esilio ecclesiastico: un sacerdote di 31 anni mandato lassù per farlo tacere dato che nel suo apostolato applicava il Vangelo senza alibi e compromessi. Oggi Barbiana non è un paese, non è nemmeno un villaggio. Barbiana è una chiesa con la canonica e non ci vive più nessuno...ci viene anche a pensare: quante Barbiana di una volta ci ancora sono sparse per il mondo… e quanti don Milani!
Ringraziamo Pax Christi per l’iniziativa. Ringraziamo anche don Eugenio Molini che ci ha accompagnato in questo cammino, Ester Magnanini che non ci ha lasciato morire di fame, gli autisti che ci hanno aiutato nei 100km e a tutti quelli che erano presenti. Grazie!
Stefano Baroni,
Giovanni Leuratti e
Pedro Silva Daltro Moura

mercoledì 3 settembre 2008

lavori di gruppo del 2 agosto

Ciao a tutti!
Finalmente vi mando la sintesi del lavoro del mio gruppo al buio del 2 agosto! E' stato un po' faticoso recuperare le parole scritte al buio e con mente "particolarmente lucida". Se qualcosa fosse andato perso, aggiungetelo pure..
Sarebbe bello che tutti i gruppi inviassero la loro sintesi...
Ci serve per applicare le linee identificate e verificare poi a che punto del percorso siamo.
Un salutone grande a tutti
Annarita


Le parole che ci hanno accompagnato e colpito sono: storia, memoria, vigilanza.
Ci siamo proposti come allenamento della vigilanza, di impegnarci a frequentare i consigli comunali quando sono aperti al pubblico. Riteniamo importante conoscere bene i fatti per agire, inoltre, studiare, essere aggiornati, pensare, riflettere, ricordare, dire.
Vorremmo per questo irrobustire i collegamenti fra movimenti affini.
Ci proponiamo di verificare il percorso per introdurre la Costituzione Italiana nei programmi scolastici a pieno titolo, come materia a se stante, con un monte ore dedicato, non più come un capitolo all'interno di una materia più ampia.
Vogliamo proporre gite scolastiche alternative, con percorsi della legalità. Vorremmo valorizzare le proposte di Vincenzo Linarello del turismo responsabile e di "organizzare le pietre scartate", ma vorremmo anche conoscere la "storia dietro casa" e fare proposte nei nostri territori. Questo ci porterebbe a contestualizzare l'educazione civica. Sarebbe auspicabile elaborare un pacchetto attraverso la rete dei movimenti.
Per mantenere viva la memoria, riteniamo importante fare conoscere la letteratura della resistenza.

domenica 31 agosto 2008

testo Esodo

 

Appunti sul lavoro sul libro dell'Esodo.

 

Del libro dell'Esodo avevo sorteggiato un brano che andava dal 4,18 fino al 6,1. Però prima mentre osservavamo i fogli appesi ero stata colpita da un altro brano che si trova al capitolo 18. Mi aveva colpito perché credevo di conoscere tutta la storia di Mosé, invece mi sono accorta che una parte non la sapevo ed era questa.

 

Quando Mosé da giovane aveva ucciso un egiziano che aveva colpito uno schiavo ebreo, era scappato nel paese di Madian. Qui aveva difeso sette ragazze col loro bestiame a un pozzo dove altri pastori non volevano farle abbeverare. Esse erano figlie di un sacerdote che però viene nominato come Reuel e poi come Ietro.

Questo sacerdote dà in moglie a Mosè la figlia Zippora.

Il primo figlio si chiama Gherson che significa "sono un emigrato in terra straniera. " il secondo figlio si chiama Eliezer che significa  "Il dio di mio padre è venuto in mio aiuto e mi ha liberato dalla spada del Faraone" (veramente quel nome vuol dire tutto questo? )

Mi colpisce però che nel nome dei figli Mosè racconta qualcosa della sua vita. Anche il suo nome, Mosé, ha un significato riferito all'inizio della sua vita, infatti vuol dire "salvato dalle acque", ma poi lui ha continuato a raccontare la sua storia nei nomi dei figli,uno ricorda la sofferenza dell'estraneità e l'altro la speranza e la liberazione di Dio, che sono le due dimensioni della vita di tutti .

Dobbiamo tenerle insieme per andare avanti, la fatica e la fiducia.

La mia socia, che era Anna Maria, aveva sorteggiato un brano che andava d'accordo con questo che avevo scelto io; infatti parlava dei figli e dei nipoti di Aronne e indicava i loro nomi però senza spiegarne il significato.

Ho notato che uno di questi nomi era etimologicamente molto simile a Eliezer, infatti uno di loro si chiamava Eleazaro.

 

Adesso sul brano che avevo sorteggiato, avrei qualche osservazione per Corinto e per chi è interessato.

Non capisco cosa c'entrano i versetti 4,24,25,26 con tutto il resto della storia.Secondo me sono stati interpolati, cioè aggiunti successivamente.

Sulla vicenda raccontata in questa pagina della richiesta di andare tre giorni nel deserto per fare una festa per il Signore e la storia della paglia e dei mattoni: alla richiesta di neanche una liberazione, come sarà dopo, ma solo di riconoscimento di identità, espresso nella richiesta di culto, il potere risponde con un aumento di persecuzione, di crudeltà oppressiva, pretese esagerate e in più ingiurie (fannulloni).

Gli scribi, (mediatori) cercano di protestare ma anche loro vengono maltrattati, allora però se la prendono con Mosé e Aronne, perché la loro proposta di cambiamento ha fatto crescere lo sfruttamento. Però prima, quando avevano visti i segni del potere di Mosé (che qui non vengono raccontati, ma sono quelli della mano lebbrosa e no, della verga che diventa serpente, e dell'acqua che diventa sangue) avevano creduto, però appena ci sono delle difficoltà si tirano indietro.

Mosé a sua volta se la prende con il Signore  perché non capisce neanche lui cosa sta accadendo, gli dice :" ma come, mi mandi a dare un annuncio di liberazione e invece otteniamo più persecuzione?!"

La risposta del Signore è: "aspetta e vedrai". La sua mano forte interverrà direttamente.

Forse questa pagina vuol farci riflettere sul fatto che i percorsi di liberazione  hanno un costo, non sono facili, ma richiedono un impegno . Non sono una passeggiata ma una marcia anche di anni nel deserto.

 

Avrei anche qualche osservazione riguardo all'interpretazione pro faraone avanzata da Corinto che a dire il vero non mi convince affatto e il motivo è che secondo me le espressioni vetero testamentarie del tipo di questa che  " Dio indurì il cuore del faraone", come molte altre che attribuiscono a Dio la volontà di mandare castighi malanni ecc. al suo popolo, non vanno prese alla lettera, in quanto sono antropomorfe, cioè gli uomini allora non sapevano darsi delle spiegazioni e se le inventavano in base a una idea di dio diffusa tra la mentalità pagana circostante, ancora non avevano capito bene come fosse diverso il loro Dio.

Ricordate che i rotoli della Bibbia sono proposti da mangiare ai profeti, ma non tutti i libri sono uguali: con i libri della Bibbia si può fare un intero pasto… Infatti alcuni libri, come i libri del re o anche l'esodo, sono piuttosto grezzi, come quella bella pasta integrale, ruvida, che tiene bene il sugo…. Ma sono anche più "rustici" come contenuti o modalità di scrittura, quindi vanno interpretati con qualche cautela.

 Mentre altri libri come quello della Sapienza, al confronto sono come una mousse delicata di verdure o anche di frutti di bosco con panna ( ed infatti è lì che troviamo una nuova immagine di Dio, che ama la vita, non ha creato la morte, non gode della rovina dei viventi e sa aspettare e trattiene la forza, perché è sua e proprio per questo preferisce attendere la conversione dei peccatori..)

Quindi piano con le interpretazioni facili.

 

Infine vorrei dire ancora una cosa sul libro dell'esodo, al ns. impareggiabile Don Eugenio: mi pare evidente che lui sia stato particolarmente colpito dalle frasi fisse con cui Dio si rivolgeva a Mosè quando gli parlava, infatti gli diceva sempre: " Alzati di buon mattino e vai..(dal Faraone)"…! Questa è una battuta, naturalmente!

Però aveva ragione,perché era meglio cercare di guadagnare tempo per il sole cocente!

Qualche revisione sull'organizzazione però andrebbe fatta ma non in qsta sede; ne riparliamo.

Arrivederci, M. Rosaria Salvini

testo

Io faccio un po' fatica a vedere le foto, non so voi.
Però non ho visto il testo sull'Esodo, così provo a rimandarlo.
Ancora un caro saluto a tutti. MRS.

sabato 30 agosto 2008

aggiunta

per il blog.
Se a qualcuno interessa qualcosa sul lavoro, più che altro solo abbozzato , sull'Esodo.
Gradirei qualche risposta anche extra blog, mi dicono anche che non sempre funziona.Però cerchiamo di comunicare e di tenerci un po' in contatto.
Provo anche con altre foto. Ho fatto anche un dischetto, non proprio perfetto, ho messo le foto dell'incontro di aprile 2006 a Monte Sole e poi della route e anche delle ginestre che c'erano ma non ho più trovato...beh le foto sono di 21 anni fa, alcuni di voi non erano neanche nati o erano piccoli,incredibile...
Avevo fatto anche una canzoncina per quando le regalavo ai miei alunni/e.
Il testo delle poesie e canzoni sono leggibili?
Ho visto che in internet ci sono anche degli audio di Oltre il ponte, ma non sono riuscita a scaricarli bene.Qualcuno vuole provare? Un audio però non mi sembrava giusto. ..altrimenti potete telefonarmi e ve la canto..
Adesso gli allegati e arrivederci.MRS.

nuova aggiunta

provo a dividere gli allegati se no ho visto che non vanno, un po' di pazienza...
Ah, scusate se  a volte certe foto sono un po' scentrate, ma spero riusciate a vederle,grandi sono più belle che piccole, no?ciao. MRS

lunedì 25 agosto 2008

Re: allegati

temo che l'indirizzo precedente abbia un errore, la u al posto della o, così riprovo cambiando . ciao, MRS
----- Original Message -----
Sent: Saturday, August 23, 2008 11:25 AM
Subject: allegati

ciao, non ho avuto nessun segnale allora provo a mandarvi alcune cose,poi magari qualche altra cosa, ma gradirei qualche segnale, il blog mi blocca un po'...MRS

lunedì 11 agosto 2008

gruppi di lavoro

chiederei alla segreteria di pubblicare sul blog le sintesi dei lavori di gruppo del 2 agosto. Aristide

giovedì 7 agosto 2008

"prima di essere patriota della bandiera bisogna essere patriota della costituzione"

comunicato stampa – 6 agosto 2008
Pax Christi Italia

Da Montesole a Barbiana. Dalla resitenza alla libertà. Nel 60° anniversario costruiamo insieme il sentiero della Costituzione

documento finale

"C'è un fuoco dentro di noi; è quello della Pace, alimentato continuamente, in tutte le situazioni e nel cuore delle leggi, dal fondamentale rispetto della persona. Oggi la sentiamo profondamente sacrificata... olocausto ritenuto necessario dai poteri del nostro tempo.

Abbiamo iniziato la Route a Monte Sole, piccola Auschwitz del nostro Appennino, dove donne e bambini sono stati immolati in un sacrificio castale: memoria e veglia nel nostro tempo presente. Lì, nel racconto delle testimonianze e dei sopravissuti, abbiamo scoperto la forza ed il cuore saggio, maturo, della Costituzione Italiana. Come segno vi abbiamo piantato il paletto con inciso il suo primo articolo: l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro...
A piedi abbiamo salito e disceso monti; abbiamo conosciuto più da vicino la volontà di pace, di famiglia unita, di terra libera, che animava partigiani e gente insieme, resistenza agli olocausti di allora.
Testimoni, costituzionalisti, amanti della Parola di Dio, (Paolo Barabino, Sandro Baldini, Umberto Allegretti, Francesco Pirini, Dino Carabi,Vincenzo Linarello, Stefano Ramazza, Corinto Corsi, Michele Geroni, Nevio Santini, Michele Gesualdi, Fabio Corazzina, Eugenio Morlini, Primo Livi, Pier Carlo Tagliaferri, Luigi Bettazzi, Oscar Luigi Scalfaro) ci hanno accompagnato lungo il cammino con la loro luce..
Abbiamo incontrato i sindaci di Monzuno (Andrea Marchi), Firenzuola (Claudio Corbatti), la Consigliera della Provincia di Bologna Anna Cocchi, il rappresentante dell'ANPI Dante Franchi.
Questo nostro percorso l'abbiamo battezzato: "Il Sentiero della Costituzione".
In essa vi abbiamo scoperto il cuore e le leggi di un popolo redento, capace di andare oltre lacerazioni, violenze ingiuste, ed olocausti... un popolo maturo per percorrere il cammino della pace e del lavoro, purtroppo oggi sepolto tra i rovi e le frane delle attuali idolatrie. Siamo giunti a Barbiana, alla scelta di Don Milani di mettersi al servizio dei giovani per liberarli dalle soggezioni e dalle paure, e farne dei cittadini responsabili, dove la persona umana riacquista il suo posto centrale al motto di "I CARE", "MI IMPORTA". Lì la Costituzione divenne pratica quotidiana.
Ci proponiamo di percorrere questo sentiero tutti gli anni, e di arricchirlo con i suoi articoli, magari scolpiti nella pietra, perchè nessuno mai li dimentichi.
I cinque giorni di cammino, esperienza, dove la fede, le leggi e la memoria storica si sono messe insieme, ci hanno spinto ad assumere degli impegni concreti. Alcuni li proponiamo volentieri alla Società Civile e alla Chiesa italiana: - conoscere e approfondire la Costituzione, perchè diventi patrimonio comune; - acquisendo tale patrimonio, vigilare per denunciare ogni segno di inquinamento, o di affossamento; - vedere la Costituzione come un tutt'uno, dove la seconda parte sono la garanzia pratica dell'applicazione della prima; - la Chiesa italiana, in tutte le sue forme comunitarie, si renda attiva nel vivere, come popolo di Dio, il cuore e le leggi fissate nella Costituzione: è questa l'educazione alla legalità, alla cittadinanza e alla socialità che ci attendiamo; - partecipare alle forme democratiche dei Comuni, istituzionali e popolari, affinchè la Costituzione diventi sempre più l'anima delle loro scelte. - il nostro ripudio della guerra diventa scelta nonviolenta da custodire, rilanciare e vivere - il cammino di pace, di resistenza e di liberazione per noi è possibile solo con una grande spiritualità e alla luce della Parola evangelica che chiede il coraggio della profezia, della riconciliazione e di un amore incondizionato soprattutto verso gli ultimi, che sono il segno drammatico della crisi attuale . - si comincia dove abitiamo, nei nostri territori, comuni, parrocchie, scuole, luoghi di lavoro, famiglie, quartieri ... e dove ci è direttamente, concretamente e continuamente possibile vivere, testimoniare e costruire un nuovo mondo possibile demolendo, gli idoli che ci siamo costruiti: denaro, potere, consumo, spreco, tendenza a vivere al di sopra delle nostre possibilità.
Ci sentiamo profondamente grati al popolo italiano, che, sessant'anni fa', attraverso i loro rappresentanti, ci ha aperto una strada così ricca, sognata dagli oppressi di quel tempo, ed ora capace di riempirci di speranza.".

Per informazioni:
Pax Christi Italia:
info@paxchristi.it
http://www.peacelink.it/paxchristi/a/26952.html

lunedì 4 agosto 2008

e si ritorna...

siamo tornati... route ricca di incontri, le riflessioni e gli stimoli di questi giorni hanno forse bisogno di decantare, di essere rielaborati e, perchè no, pubblicati sul blog!!! Un saluto ed un grosso grazie a tutti!

domenica 3 agosto 2008

Route 6

Ecco i primi classificati nelle categorie pax under 18 E over 30

Route 6

Il gruppo della maglia rosa è in prossimità di lago memo. La fuga ha superato i cani maremmami.

sabato 2 agosto 2008

LIBERTA’ E NONVIOLENZA

3 agosto, quinto giorno, da Padule a Barbiana:
LIBERTA’ E NONVIOLENZA
° ore 11:00 - Barbiana -
mons Luigi Bettazzi presiede la S. Messa
° ore 13:00 - Barbiana -
piantiamo il paletto dell’art. 139

Route 4

Abbiamo compiuto l'anello dei di acci . Un fuori programma intenso. Solo due ore in più.

Route cc

Ricongiungimento congli autisti.

LA PACE, DISCRIMINANTE FONDAMENTALE

2 agosto, quarto giorno,da Badia Moscheta a Padule:
LA PACE, DISCRIMINANTE FONDAMENTALE
° ore 18:00 - Caselle (Padule) di Vicchio -
don Fabio Corazzina - coordinatore Nazionale di Pax Christi Italia - (art. 9, 10, 11 della costituzione)
testimonianza di un ragazzo di Barbiana

don Eugenio Morlini - (lettera ai Galati, liberazione…)
Scarica il volantino degli incontri

route a

Gruppo scompattò in discesa.

Route

Girano voci che si sia a campo ripaldi.

mercoledì 30 luglio 2008

La Route è partita!
Questa mattina erano presenti il Sindaco di Marzabotto e Anna Cocchi in rappresentanza della Provincia di Bologna.
I loro interventi, insieme a quelli degli organizzatori, hanno dato il via ai circa 40 partecipanti che tracceranno il Sentiero della Costituzione Italiana.
Domani mattina (31 Luglio) prima tappa, da Monte Sole a Castel dell'Alpi.
Tutto il tracciato sarà poi consultabile in un apposito sito Web.

L'ultima posizione inviata dai partecipanti sarà visibile a tutti dal sito:
http://ospiti.peacelink.it/paxchristibologna/route_gps.html

Buon Cammino!

martedì 29 luglio 2008

ciao! Domani si parte per la route... ci sentiamo strada facendo!